In prima persona... : "
Sembrerebbe un racconto comico, ma non fu così.
Le complicazioni di un parto in casa, hanno fatto sì che la mia vita fosse piena di emozioni e di avventure artistiche.
Al momento della nascita non respiravo e non piangevo.
L’ostetrica mi aveva dato per spacciato.
Secondo la mia mamma, il fatto che la dottoressa mi appoggiasse su un comò con la base in marmo, fu la mia fortuna. La reazione al freddo mi diede forza di piangere e respirare.
Pensare oggi a un parto fatto in queste condizioni, preparato e non improvvisato, ha dell’incredibile.
Il mio pediatra, visto il grosso soffio al cuore riscontrato, consigliò ai miei genitori di farmi cantare. Secondo lui le forti emozioni, che potevano provocare delle esibizioni in pubblico, avrebbero potuto far superare questa problematica.
Mio papà era molto scettico, ma la mia mamma, la vera artista di casa, non perse tempo. Dopo poche lezioni prese da un maestro alquanto bizzarro dal nome Marafiotty mi trovai svariate volte sul palco vicino a Corrado, Pippo Baudo, Macario, Nunzio Filogamo e Tortorella e molti altri personaggi televisivi.
Presi anche delle lezioni di recitazione dal Prof. Bonazzi che aveva una scuola di recitazione in via Verdi a Torino di fronte agli studi della Rai. Da quel momento iniziai un’attività di attore radiofonico con alcune partecipazioni televisive.
Sembra incredibile, ma in uno dei pochi pomeriggi liberi da queste attività, mia mamma mi portò ai giardini del Valentino. Dopo pochi minuti, si avvicinò una signora. Si presentò a mia mamma, era Susanna Egri. La celebre ballerina aveva notato qualcosa di singolare nel mio modo di camminare e di correre. Insomma, per mia mamma era una occasione ghiotta.
Così dopo un’audizione, la Sig.ra Egri mi assegnò una borsa di studio che mi permise di frequentare la sua scuola di danza classica e moderna per sette anni completamente gratis.
Fu una esperienza fantastica e molto formativa per la mia professione. Una disciplina che mi ha aiutato e mi aiuta ancora molto. Ormai i pomeriggi e le mattine erano pieni di impegni, soprattutto con l’inizio delle scuole elementari.